Descrizione
Le orche sono uno dei superpredatori del pianeta. Insieme agli esseri umani, hanno il cervello più complesso mai studiato in natura. A differenza nostra però, non si uccidono mai tra di loro; noi invece, solo nel ventesimo secolo, abbiamo contato 200 milioni di vittime.
Jeffrey M. Masson sa bene che gli animali possono insegnarci molto sulle nostre emozioni - come l’amore (i cani), l’appagamento (i gatti), il dolore (gli elefanti)... Ma possono insegnarci moltissimo anche sulle emozioni negative, come la rabbia e l’aggressività, e in modi inaspettati.
I predatori animali uccidono per sopravvivere; non si è mai verificata una sola aggressione animale con una ferocia simile a quella che l’umanità si è autoinflitta. Gli esseri umani, e in particolare quelli vissuti dall’industrializzazione in poi, sono la specie più violenta mai esistita. A differenza infatti di tutti gli altri animali, siamo perfettamente in grado di autodistruggerci.
Per questa e per molte altre ragioni ampiamente documentate e argomentate dall’autore di questo saggio, dagli animali abbiamo solo da imparare su come vivere in armonia con la propria natura e con la natura che ci circonda.
Autore
Masson Jeffrey M.
Ha scritto numerosi saggi sulle abitudini e le emozioni degli animali (domestici, selvatici e da fattoria), che hanno venduto milioni di copie e sono stati tradotti in numerose lingue. Vegano convinto, è fermamente contrario a «ogni forma di sfruttamento animale, inclusi la sperimentazione sugli animali, la detenzione (anzi, ogni forma di cattività) negli zoo o nei circhi, l’utilizzo di pelli, pellicce, lana e seta». Dei suoi tre figli, Simone, Ilan e Manu, gli ultimi due vivono in Nuova Zelanda con lui, la moglie Leila, tre gatti e un cane, Benjy.
Lo sapevi che...?
Rancore, crudeltà, odio, indifferenza, conformismo, bellicosità sono comportamenti tipici degli animali?
E perché da sempre attribuiamo questi sentimenti negativi, tipicamente umani, al mondo animale?
Perché abbiamo bisogno di distinguerci e di «elevarci al di sopra» degli animali, dimenticando che hanno ben pochi dei nostri difetti.